Le Competenze Digitali più utili nella Pubblica Amministrazione
- Redazione IDCERT
- 6 Agosto 2022
Le competenze digitali della pubblica amministrazione rivoluzioneranno la qualità dell’interazione tra cittadini ed enti pubblici. Questo è in poche parole il principio cardine che ha motivato una serie di azioni intraprese da Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e dal Dipartimento della funzione pubblica.
L’obiettivo è completare la trasformazione digitale dei processi gestionali delle pubbliche amministrazioni per allinearsi agli obiettivi definiti dai paesi dell’Unione Europea. Ma quali sono le competenze necessarie ai pubblici impiegati per contribuire alla digitalizzazione degli enti pubblici? Questo articolo ha l’obiettivo di approfondire l’argomento per offrire alle persone interessate una guida su come procedere per acquisire le digital skill.
Cominciamo da una breve analisi su a che punto siamo con la trasformazione digitale della pubblica amministrazione italiana.
Qual è lo stato attuale della digitalizzazione della P.A.?
È sempre difficile ammettere quando le cose non vanno bene quanto vorremmo, ma in questo caso ci tocca buttare giù il boccone amaro il prima possibile: secondo l’Indice della Società e dell’Economia Digitale UE 2022, in merito al capitale umano, l’Italia è al 24° posto (su 27 membri UE) per percentuale di persone con competenze digitali almeno di base. Con poco più del 45% di dipendenti con digital skill registrati nel 2021, precede Polonia, Bulgaria e Romania. Per fare un paragone con i primi della classe, in testa alla classifica troviamo la Finlandia e i Paesi Bassi con quasi l’80%, e l’Irlanda con poco più del 70% di persone con competenze in campo ICT. Ad ogni modo va sottolineata l’ottima performance del nostro Paese, dato che nel 2019 era all’ultimo posto con solo un cittadino su tre con competenze digitali di base, registrando quindi uno straordinario incremento del 50% in soli due anni.
Inoltre, l’Italia deve risolvere le problematiche che derivano dall’avere la più bassa percentuale di dipendenti pubblici sotto i 35 anni (2% contro il 18% della media OCSE) e la più alta percentuale di dipendenti sopra i 54 anni (45% contro il 22% della media OCSE). Una distribuzione demografica che dà un’idea della resistenza alla digitalizzazione che si può registrare tra i pubblici impiegati.
Il Consiglio dei ministri approvò nel 2015 la Strategia per la Crescita Digitale 2014-2020, al quale seguì l’iniziativa Repubblica Digitale del Ministero per l’innovazione tecnologica nell’ambito della Strategia Italia 2025. Infine, nel 2020 la stessa agenzia Repubblica Digitale pubblicò il Piano Operativo della Strategia Nazionale per le competenze digitali. Queste attività governative sono state lanciate con lo scopo di portare la quota di cittadini e impiegati pubblici che fanno uso di tecnologie informatiche al 70% e la quota di cittadini che usano servizi pubblici digitali al 64%. Per fare ciò sono stati stanziati circa sei miliardi di € finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il Syllabus “Competenze digitali per la PA [Documento PDF]
Il Dipartimento della funzione pubblica ha quindi redatto un Syllabus chiamato “Competenze digitali per la PA”. In questo documento possiamo vedere come gli obiettivi chiave della digitalizzazione siano i seguenti:
- Creazione di una base condivisa di conoscenze informatiche tra i dipendenti pubblici
- Rafforzamento dell’erogazione di contenuti formativi in e-learning, sia standard che personalizzati
- Sviluppo delle competenze digitali per garantire i principi di Cittadinanza digitale condivisi dai paesi UE
- Promozione della mappatura periodica delle competenze digitali nella PA
Il documento inoltre fa riferimento a quattro aree di competenze così come definite dall’OCSE nel 2018, ossia le seguenti:
- Competenze di base
- Competenze complementari
- Competenze specialistiche
- Competenze di management e e-Leadership
Esse costituiscono la migliore classificazione ad oggi disponibile riguardante le competenze digitali della pubblica amministrazione. Vediamole nel dettaglio.
Quali sono le competenze digitali più utili nella pubblica amministrazione?
In questa sezione andiamo ad approfondire le quattro tipologie di competenze secondo il Syllabus precedentemente citato. Si tratta di digital skills utili a settori diversi della pubblica amministrazione, con le prime rivolte a un numero più alto di impiegati e le ultime rivolte al management.
Competenze di base
Le competenze digitali di base sono definite nel Framework europeo per le competenze digitali dei cittadini, ossia il DigComp 2.2 che abbiamo abbondantemente trattato in questo blog. Consistono nello sviluppare una padronanza degli strumenti della rete, della creazione di contenuti multimediali e della loro condivisione con i colleghi, dei temi di sicurezza informatica personale e aziendale e del problem solving. Il modo migliore per sviluppare queste competenze è attraverso un Passaporto Digitale Europeo (ex Patente Europea), ottenibile attraverso il Corso con Certificazione IDCERT Digital Competence.
Il Passaporto Digitale Europeo attesta che chi lo consegue possieda le ventuno competenze specifiche definite dal DigComp. Tra di esse vi sono l’abilità di sfruttare i browser e i programmi della suite Office, la conoscenza delle normative sulla privacy come la recente GDPR o di quelle sul diritto d’autore, l’attitudine a proteggere i dati personali e quelli forniti dai cittadini adottando buone pratiche di cyber security come l’utilizzo di password complesse e l’autenticazione a due fattori.
Competenze complementari
I pubblici impiegati in possesso di un Passaporto Digitale Europeo possono approfondire le competenze digitali attraverso l’apprendimento di skill più avanzate riguardanti sempre il corretto uso dei sistemi informatici nella pubblica amministrazione. Per esempio, è molto utile per gli impiegati delle PA conoscere bene i principi alla base della sicurezza informatica per scongiurare attacchi informatici che possono avere gravi conseguenze per migliaia di persone. A tal proposito il Corso con Certificazione IT Security fornisce tutte le competenze digitali necessarie.
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Un’altra competenza complementare può essere acquisita con il Corso con Certificazione IDCERT Dattilografia. Essere in grado di scrivere correttamente un numero elevato di parole al minuto può avere un impatto molto positivo sulla produttività. Infatti, con la sostituzione dei documenti cartacei con quelli digitali, è sempre più importante avere una buona capacità di battitura.
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Per fare un altro esempio, una conoscenza delle tecnologie di cloud (leggi il nostro articolo sull’argomento), come per esempio l’archiviazione da remoto o l’utilizzo di applicazioni su browser può aiutare molto nella collaborazione con i colleghi, accelerando la condivisione di documenti e file multimediali attraverso sistemi più efficienti dell’uso di periferiche esterne (come le chiavette USB) o delle applicazioni di chat con account personali (come Whatsapp o Messenger).
Le competenze complementari possono essere tante e dipendono in larga parte dalla mansione coperta dal pubblico impiegato che vi si approccia.
Competenze specialistiche
Oggi c’è sempre maggior necessità di specialisti di tecnologie informatiche e della comunicazione anche nelle pubbliche amministrazioni. Gli uffici pubblici sono ormai dotati di numerosi dispositivi digitali collegati tra loro attraverso infrastrutture sempre più complesse che vanno manutenute, aggiornate, protette dagli attacchi degli hacker. Il Dipartimento della funzione pubblica vuole che la percentuale di specialisti ICT nelle PA raggiunga gli obiettivi europei vicini al 30% del totale. Le competenze specialistiche sono quelle definite dallo European e-Competence Framework (e-CF) giunto alla versione 3.0 e si dividono in cinque aree di competenza per un totale di 40 competenze totali. Esse mirano ad abilitare coloro che le apprendono alla padronanza dei cinque processi business dell’ICT: plan (pianificare), build (realizzare), run (operare), enable (abilitare) e manage (gestire).
Competenze di management e di e-leadership
Non vi è trasformazione digitale che non necessiti di una diffusione delle competenze digitali tra le figure manageriali di una pubblica amministrazione. Il Dipartimento della funzione pubblica ha inserito queste competenze in quanto sono i manager a dover supervisionare la digitalizzazione degli uffici, e pertanto devono dimostrare di possedere sia le digital skills di base, sia alcune più specifiche riguardanti la gestione dei processi di informatizzazione.
Come acquisire le competenze digitali utili nella pubblica amministrazione
I Corsi con Certificazione Informatica IDCERT sono un ottimo strumento per i pubblici impiegati per acquisire le competenze digitali. Essi sono stati progettati in linea con il DigComp e sono quindi riconosciuti anche dal Ministero dell’istruzione. Se da un lato sono utilissimi per coloro che già svolgono lavori per conto di enti pubblici, dall’altro lo sono ancora di più per le persone che vogliono accedere a queste occupazioni.
Le certificazioni IDCERT garantiscono l’incremento di punteggio e quindi la scalata nelle graduatorie pubbliche. Ogni bando attualmente pubblicato riporta i punteggi ottenibili attraverso le certificazioni informatiche. Per esempio, il bando del Concorso INPS di cui abbiamo parlato a ottobre del 2021 prevedeva 1 punto per la certificazione IDCERT Digital Competence. Un incremento significativo del punteggio che può fare la differenza.
In conclusione
La digitalizzazione della pubblica amministrazione è una sfida che l’Italia non può permettersi di perdere. I cittadini europei hanno visto sancito il loro diritto a ricevere servizi pubblici digitali e le iniziative del Consiglio dei ministri stanno andando nella direzione giusta.
Per i pubblici impiegati che vogliano anticipare questo cambiamento e guidare l’innovazione nei propri uffici, l’auspicio è che possano prendere l’iniziativa e acquisire le Competenze Digitali in piena autonomia.