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Il Paradigma Cambia: L’Atto sull’Intelligenza Artificiale Dell’Unione Europea Segna una Nuova Era Globale
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Il Paradigma Cambia: L’Atto sull’Intelligenza Artificiale Dell’Unione Europea Segna una Nuova Era Globale

L’UE Lancia un Quadro Regolatorio Innovativo per l’IA: Equilibrare Innovazione e Diritti Umani
Il Paradigma Cambia: L’Atto sull’Intelligenza Artificiale Dell’Unione Europea Segna una Nuova Era Globale

🤔 Ti sei mai chiesto come l’Intelligenza Artificiale (IA) è regolamentata? 🌐 Ecco l’ultima novità che promette di rivoluzionare il settore. L’AI Act, appena approvato dal Parlamento Europeo, non solo rappresenta un grande passo in avanti per la tecnologia in Europa, ma si configura come modello per il resto del mondo 🌍

Un approccio basato sul rischio 😇

L’AI Act adotta un approccio incentrato sul rischio. In particolare, sono stati stabiliti obblighi specifici per i fornitori e gli utenti di sistemi AI, proporzionati al livello di rischio che l’IA può generare. Ad esempio, sono categoricamente proibiti i sistemi AI con un livello di rischio inaccettabile per la sicurezza delle persone. Questo comprende i sistemi che usano tecniche subliminali o manipolative, che sfruttano le vulnerabilità delle persone o che sono utilizzati per il cosiddetto “social scoring”

Divieti su usi intrusivi e discriminatori dell’IA 🚫

Gli eurodeputati hanno apportato modifiche significative all’elenco dei sistemi AI vietati per usi intrusivi e discriminatori. Tra questi si annoverano:

  1. Sistemi di identificazione biometrica remota “in tempo reale” in luoghi pubblici accessibili.
  2. Sistemi di identificazione biometrica remota “post”, con la sola eccezione delle forze dell’ordine per la persecuzione di gravi reati e solo dopo l’autorizzazione giudiziaria.
  3. Sistemi di categorizzazione biometrica che utilizzano caratteristiche sensibili (es. genere, razza, etnia, status di cittadinanza, religione, orientamento politico).
  4. Sistemi di polizia predittiva (basati su profilazione, localizzazione o comportamento criminale passato).
  5. Sistemi di riconoscimento delle emozioni nelle forze dell’ordine, nella gestione delle frontiere, sul posto di lavoro e nelle istituzioni educative.
  6. Scraping indiscriminato di dati biometrici dai social media o dalle riprese di telecamere di sorveglianza per creare database di riconoscimento facciale (violazione dei diritti umani e del diritto alla privacy)

IA ad alto rischio ⚠️

I deputati hanno allargato la classificazione delle aree ad alto rischio per includere danni alla salute delle persone, alla sicurezza, ai diritti fondamentali o all’ambiente. In più, hanno aggiunto alla lista ad alto rischio i sistemi AI usati per influenzare gli elettori nelle campagne politiche e nei sistemi di raccomandazione utilizzati dalle piattaforme di social media (con più di 45 milioni di utenti secondo il Digital Services Act)

Misure di trasparenza per l’IA di uso generale 🔎

Gli eurodeputati hanno imposto obblighi ai fornitori di modelli di base – un nuovo e rapido sviluppo nel campo dell’IA – per garantire una robusta protezione dei diritti fondamentali e dell’ambiente.

Sostenere l’innovazione e proteggere i diritti dei cittadini 💡

Per favorire l’innovazione, gli eurodeputati hanno introdotto esenzioni a queste regole per le attività di ricerca e i componenti AI forniti sotto licenze open-source.
A dimostrazione dell’importanza dell’AI Act, il co-relatore Brando Benifei ha dichiarato: “Siamo sul punto di mettere in atto una legislazione fondamentale che deve resistere alla sfida del tempo. È fondamentale costruire la fiducia dei cittadini nello sviluppo dell’IA…“.✨

Dall’altro lato, il co-relatore Dragos Tudorache ha sottolineato: “Data l’impatto trasformativo profondo che l’IA avrà sulle nostre società ed economie, l’AI Act è probabilmente il pezzo di legislazione più importante di questo mandato…“.📚
 
In sintesi, l’AI Act rappresenta un importante passo avanti nella regolamentazione dell’IA, con l’obiettivo di garantire che la tecnologia sia sicura, trasparente, non discriminatoria, rispettosa dell’ambiente e – soprattutto – centrata sull’uomo. Questo è un momento storico per l’Europa e per il mondo, e segna un punto di svolta fondamentale nel modo in cui l’IA viene governata a livello globale.
 
Alcuni degli ulteriori punti salienti di questo atto includono:
  • Responsabilità dei fornitori di IA 👥: Il testo rafforza anche la responsabilità dei fornitori di IA, chiedendo loro di prevenire, mitigare e documentare i rischi associati all’uso dei loro sistemi. Inoltre, in caso di danni causati da sistemi AI, i consumatori dovrebbero essere in grado di ottenere un risarcimento completo.
  • Protezione dei minori e prevenzione dell’uso dannoso dell’IA 👪: L’AI Act pone un’enfasi particolare sulla protezione dei minori e sulla prevenzione di usi dell’IA che potrebbero essere dannosi o manipolatori.
  • Registrazione obbligatoria 📝: I fornitori di IA devono registrare i loro sistemi in un database dell’UE prima di introdurre i loro prodotti sul mercato. Questo aumenterà la trasparenza e permetterà un monitoraggio efficace.
L’AI Act si prefigge quindi di stabilire un equilibrio tra la promozione dell’innovazione nell’IA e la protezione dei diritti dei cittadini. Questo è particolarmente importante data la velocità con cui l’IA si sta sviluppando e il suo potenziale impatto su quasi tutti gli aspetti della vita.
In conclusione, il Parlamento Europeo ha dimostrato la sua leadership nell’affrontare le sfide poste dall’IA. Con l’approvazione dell’AI Act, l’Europa ha stabilito un modello di regolamentazione dell’IA che equilibra l’innovazione con la protezione dei diritti umani, che il resto del mondo potrebbe seguire. Questo è solo l’inizio di un viaggio emozionante nel futuro dell’IA! 🚀🌐

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