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EDIH: idcert tra i Poli di Innovazione Digitale in Europa
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EDIH: idcert tra i Poli di Innovazione Digitale in Europa

ITAL TECH HUB selezionato come Polo di Innovazione Digitale Europeo. Capofila Italconsult S.p.A., responsabile tecnico IDCERT, ricerca di PoliMi e La Sapienza
EDIH: idcert tra i Poli di Innovazione Digitale in Europa
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L’Italia ha selezionato i progetti più avanzati nel campo della Trasformazione Digitale e ha stabilito i 45 consorzi pronti a rappresentare il Paese tra gli EDIH, i Poli Europei di Innovazione Digitale. Andiamo con ordine.

Ecco tutti i partenariati selezionati tra gli hub europei

Digital Europe: lo strumento europeo per la digitalizzazione

Non è ormai un mistero quanta attenzione l’Europa stia dedicando al tema della digitalizzazione e che stia investendo risorse ed energie, come mai prima d’ora, nella Transizione Digitale ed Ecologica degli stati membri, facilitando la diffusione di competenze e strumenti al servizio di cittadini ed imprese.

A seguito della pandemia da Covid-19, infatti, la commissione ha messo in campo ampi investimenti e soluzioni mirate alla resilienza e alla ripresa dal periodo di crisi, istituendo un recovery plan straordinario della portata di oltre 800 miliardi di euro e finalizzato ad intervenire nei comparti più compromessi dei paesi europei.

L’imponente piano NextGenerationEU è articolato in numerose iniziative ed ha ripartito i fondi a disposizione tra diversi programmi. Ecco i più interessanti:

  • REACT-EU: ripresa dal Coronavirus e supporto economico e sociale ai più indigenti
  • Orizzonte Europa: supportare la trasformazione verde e digitale migliorando le basi scientifiche e tecnologiche
  • InvestEU: finanziare la ripresa economica delle PMI, la digitalizzazione, il raggiungimento della neutralità climatica
  • Digital Europe: rendere tecnologie e competenze digitali accessibili da imprese, cittadini e pubblica amministrazione.

Con l’obiettivo di avviare e condurre la digitalizzazione nella società europea, facilitandone il passaggio ad un utilizzo più consapevole degli strumenti informatici, il Programma Europa Digitale prevede un budget complessivo di 7,5 miliardi di euro, che consentirà di intervenire in cinque aree specifiche:

  • supercomputer
  • intelligenza artificiale
  • sicurezza informatica
  • digital skills avanzate
  • poli europei di innovazione digitale
 

Cos’è un EDIH e come funziona?

L’obiettivo più interessante tra quelli che abbiamo elencato è, senza dubbio, quello relativo ai Poli Europei per l’Innovazione Digitale.

Offrire sportelli di riferimento per l’acquisizione delle skills avanzate e l’accesso alle nuove tecnologie è molto più efficace che riconoscere a cittadini e imprese semplici strumenti di finanziamento; per questa ragione la Commissione Europea ha designato la figura di un polo (costituito da una singola istituzione o da un partenariato di organizzazioni) che faccia da facilitatore per la Trasformazione Digitale.

Gli EDIH (European Digital Innovation Hub), quindi, hanno il compito di fornire informazioni all’industria e guidare imprese ed organizzazioni pubbliche nella digitalizzazione e nella ricerca di finanziamenti, diventando di fatto gli ambasciatori del progresso tecnologico in Europa.

I settori che, più di tutti, richiederanno l’intervento dei poli sono quelli di:

  • Computer ad alte prestazioni
  • Intelligenza Artificiale
  • Sicurezza Informatica
  • Digital Skills avanzate
  • Adozione delle tecnologie ed interoperabilità
Tutto questo per portare l’Europa a raggiungere i suoi obiettivi di competenza digitale di persone ed organizzazioni, entro il 2027. 

PNRR e i Poli Nazionali di Innovazione Digitale

Un ulteriore passo verso la transizione digitale dell’Italia è stato compiuto grazie alle azioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Con 4 sfide e 6 missioni, il PNRR si inserisce nel contesto della ripresa dalla pandemia, del potenziamento dei comparti di scuola e istruzione e, non meno importante, del supporto alla trasformazione tecnologica ed ecologica del Paese.

Gli obiettivi che l’Italia prevede di raggiungere attraverso gli strumenti del NextGenerationEU, infatti, vertono su temi strategici, quali:

  • digitalizzazione
  • rivoluzione digitale ed ambientale
  • infrastrutture
  • scuola, istruzione e ricerca
  • equità ed inclusione sociale
Il tutto, con una dotazione finanziaria totale di 350 milioni di euro, interamente destinata alla sfida di digitalizzazione e innovazione tecnologica in Italia.
 
Tra le misure più efficaci del recovery plan italiano troviamo l’istituzione di partenariati nazionali di tipo pubblico-privato che facciano da sportelli di orientamento, supporto e formazione alle imprese che presentano progetti di innovazione tecnologica; l’iniziativa è compresa nella quarta missione del documento ed ha la finalità di riorganizzare la struttura già attiva dei competence center, i consorzi pubblici-privati che guidano la trasformazione digitale nelle imprese per conto del Ministero dello Sviluppo Economico.
 

Ital Tech Hub mira a diventare un polo italiano di riferimento tra gli hub dell’innovazione in Europa ed ha come obiettivo principale quello di diventare uno straordinario contenitore di progresso tecnologico, idee e progetti di innovazione, che funzioni e che guidi le organizzazioni verso il cambiamento.

A rendere tutto ciò possibile sono i membri del consorzio italiano: Italconsult S.p.A. (coordinatore e tra le più importanti compagnie d’Europa nei campi di ingegneria, progettazione e project management), IDCERT (responsabile tecnico e compagnia di formazione digitale certificata) e, nelle attività di ricerca e sviluppo del progetto, due pilastri dell’Università italiana: PoliMi e La Sapienza.

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