GPS 2026-2028: La nostra analisi del parere CSPI per i docenti
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Redazione IDCERT
È importante premettere che quanto segue si basa sul parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, un documento consultivo che non ha valore normativo vincolante. Attendiamo la pubblicazione dell’Ordinanza Ministeriale definitiva per avere certezze assolute. Tuttavia, riteniamo fondamentale condividere fin d’ora un’analisi approfondita per permettere a chi si prepara alle GPS 2026-2028 di pianificare con cognizione di causa.
Due categorie distinte: l’ipotesi che emerge dal parere
Dall’analisi del documento CSPI emerge un’ipotesi di struttura a due livelli per le certificazioni informatiche (LIM, Tablet, Coding…) e certificazioni di persone, con valori e requisiti profondamente differenti.
Prima categoria: certificazioni informatiche
Le certificazioni informatiche tradizionali – LIM, Tablet, Coding e simili – dovrebbero mantenere la loro validità con il punteggio attuale di 0,5 punti ciascuna, per un massimo di 4 certificazioni (2 punti totali). Per questa categoria non emergerebbe alcun requisito di accreditamento Accredia. Inoltre, se queste sono state inserite come titoli nell’ultimo biennio (2024-2026) restano valide.
Seconda categoria: certificazioni di persone
Qui risiede la vera novità. Il parere CSPI pare che preveda una categoria separata per le certificazioni di persone basate sui framework europei DigComp 2.2 e DigCompEdu, rilasciate da enti con schemi di certificazione accreditati da Accredia. La distinzione è cruciale: non si parla di “certificazioni informatiche” generiche, ma di certificazioni di persone secondo standard europei precisi.
Gli scenari possibili per il punteggio
Il CSPI ha avanzato una proposta specifica: che queste certificazioni di persone seguano un modello analogo a quello delle certificazioni linguistiche, con punteggi articolati per livelli di competenza.
Scenario A – Se la proposta CSPI venisse accolta nell’O.M.:
Potremmo vedere un’articolazione di punteggi progressivi che riconoscerebbero i diversi livelli di competenza. In questo scenario, una certificazione come IDCERT DigComp 2.2 potrebbe valere fino a 6 punti e una IDCERT DigCompEdu fino a 6 punti, per un totale potenziale di 12 punti da questa categoria, oltre ai 2 punti delle certificazioni informatiche tradizionali (totale: 14 punti).

Scenario B – Se non venisse accolta l’articolazione per livelli:
Anche in assenza di punteggi differenziati, le certificazioni di persone manterrebbero comunque un valore superiore alle certificazioni informatiche tradizionali, con un’ipotesi di 1 punto per certificazione. In questo caso: 1 punto per IDCERT DigComp 2.2 + 1 punto per IDCERT DigCompEdu + 2 punti dalle certificazioni informatiche tradizionali (totale: 4 punti)
Una precisazione fondamentale sull’accreditamento Accredia
La lettura del parere richiede attenzione: non tutte le certificazioni di enti accreditati Accredia rientreranno automaticamente in questa nuova categoria.Ciò che conta è che l’ente abbia uno schema di certificazione di persone specificamente accreditato da Accredia e conforme ai framework DigComp 2.2 e DigCompEdu. IDCERT è il primo ente di certificazione in Italia ad aver ottenuto questo accreditamento specifico per entrambi i frameworkeuropei.
Il nostro impegno per la vostra certezza
Continueremo a monitorare l’evoluzione normativa e vi aggiorneremo tempestivamente non appena l’Ordinanza Ministeriale sarà pubblicata nella sua versione definitiva. La nostra priorità è garantirvi chiarezza e supporto in un momento di transizione regolamentare.
Scegliendo IDCERT, non correte rischi: con noi avete tutto.
Le nostre certificazioni IDCERT DigComp 2.2 e IDCERT DigCompEdu sono accreditate Accredia secondo gli schemi richiesti, conformi ai framework europei, e progettate per rispondere pienamente ai requisiti che emergeranno dall’Ordinanza Ministeriale. In qualsiasi scenario si configuri – con articolazione per livelli o senza – le certificazioni IDCERT garantiranno il massimo riconoscimento possibile.
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