GPS 2026: verso il nuovo aggiornamento tra riforme e opportunità formative
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Redazione IDCERT
Nella primavera del 2026 è previsto l’aggiornamento biennale delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze, con validità per il biennio scolastico 2026/2028. Un momento di svolta per migliaia di docenti e aspiranti insegnanti, che potranno aggiornare il proprio posizionamento e migliorare le proprie possibilità di ottenere incarichi.
La riforma dei requisiti di accesso
Una delle novità più rilevanti riguarda l’evoluzione dei titoli di accesso. Per l’aggiornamento 2026 è prevista l’eliminazione del requisito dei 24 CFU, sostituiti dai nuovi percorsi abilitanti da 60 CFU. La riforma del reclutamento docente, introdotta con il PNRR, ridisegna completamente l’architettura formativa degli insegnanti, puntando su percorsi più strutturati e professionalizzanti.
Per l’aggiornamento del 2024, l’ordinanza aveva previsto l’attribuzione di un punteggio fisso di 24 punti per chi partecipa ai concorsi ordinari o conclude i corsi di abilitazione, senza differenziazione basata sul volume dei CFU acquisiti. Una scelta che ha valorizzato equamente i diversi percorsi formativi, premiando il conseguimento dell’abilitazione indipendentemente dalla durata del corso.
Il quadro normativo in evoluzione
Il decreto-legge n. 127 del 9 settembre 2025 ha prorogato fino al 2028 la vigenza dell’ordinanza ministeriale per la gestione delle GPS. Questo significa che l’aggiornamento del 2026 sarà regolato da una nuova ordinanza ministeriale, garantendo continuità procedurale rispetto agli anni precedenti e fornendo ai docenti un quadro di riferimento conosciuto e collaudato.
Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato la necessità di affrontare alcune criticità tecniche, dalla gestione informatica delle nomine all’armonizzazione dei punteggi, ma il sistema delle GPS rimane uno strumento efficace per garantire la copertura delle cattedre e offrire opportunità lavorative a chi aspira all’insegnamento.
Come prepararsi all’aggiornamento
Il tempo che separa dal 2026 rappresenta un’occasione preziosa per chi vuole migliorare il proprio posizionamento in graduatoria. L’aggiornamento permetterà di dichiarare nuovi titoli di servizio, certificazioni linguistiche e informatiche, master e corsi di perfezionamento conseguiti dopo l’ultima finestra del 2024.
La strategia vincente passa attraverso un’attenta pianificazione formativa. I titoli culturali, tra cui master universitari, corsi di perfezionamento e certificazioni, consentono di accumulare punti preziosi che possono fare la differenza tra una chiamata e l’attesa di un altro biennio.
La certificazione accreditata da Accredia IDCERT – DigCompEdu: un’opportunità concreta
Tra gli strumenti a disposizione degli aspiranti docenti per aumentare il proprio punteggio, particolare rilevanza assume la certificazione DigCompEdu. Questo titolo, basato sul quadro europeo delle competenze digitali per gli educatori, attesta le capacità del docente nell’utilizzo pedagogico delle tecnologie digitali.
La certificazione DigCompEdu è già disponibile e riconosciuta nelle tabelle di valutazione delle GPS, con un valore di 0,5 punti. Un punteggio che, sommato ad altre certificazioni informatiche e linguistiche, può contribuire in modo significativo al posizionamento finale in graduatoria.
In un sistema scolastico sempre più orientato all’innovazione didattica e alla digitalizzazione, possedere competenze certificate nell’ambito delle tecnologie educative rappresenta non solo un vantaggio competitivo nelle graduatorie, ma soprattutto una risorsa professionale concreta per affrontare le sfide dell’insegnamento contemporaneo.
Verso la primavera 2026
Nei prossimi mesi il Ministero dell’Istruzione e del Merito pubblicherà l’ordinanza ministeriale con le indicazioni operative per l’aggiornamento. Sulla base delle precedenti tornate, è lecito attendersi l’apertura della piattaforma telematica tra aprile e maggio, con una finestra di circa venti-trenta giorni per la presentazione delle istanze.
Chi è già inserito nelle GPS potrà aggiornare il proprio punteggio, cambiare provincia o aggiungere nuove classi di concorso. Chi invece aspira a un primo inserimento dovrà verificare attentamente il possesso dei requisiti richiesti, che saranno specificati nell’ordinanza.
L’appuntamento del 2026 rappresenta un’opportunità importante per costruire o consolidare la propria posizione nel sistema scolastico pubblico. Con una preparazione accurata, titoli adeguati e una strategia formativa mirata, le possibilità di ottenere una supplenza significativa aumentano considerevolmente. Il tempo per prepararsi c’è: investirlo con intelligenza può fare la differenza tra un’attesa prolungata e l’inizio concreto di una carriera nell’insegnamento.