Concorso docenti PNRR 3: mancano pochi giorni alla scadenza del 29 ottobre
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Redazione IDCERT
Il tempo stringe. Il 29 ottobre 2025 alle ore 23:59 si chiuderà definitivamente la finestra per candidarsi al concorso docenti PNRR 3, una delle più importanti operazioni di reclutamento nella scuola italiana degli ultimi anni. Con 58.135 posti in palio tra infanzia, primaria e secondaria, l’opportunità è straordinaria, ma la deadline è improrogabile e sta arrivando rapidamente.
Dopo il 29 ottobre non ci saranno proroghe, non sarà possibile integrare titoli dimenticati, non si potranno modificare le scelte fatte. La piattaforma InPA chiuderà le candidature e ogni cosa che non sarà stata inserita in tempo andrà persa. È quindi fondamentale verificare subito di avere tutti i requisiti e preparare con attenzione la propria domanda.
Un’opportunità concreta per entrare nella scuola
I decreti direttoriali DDG n. 2938/2025 (infanzia e primaria) e DDG n. 2939/2025 (secondaria), pubblicati il 10 ottobre 2025, hanno dato il via ufficiale a questa grande competizione. I numeri parlano chiaro: si tratta della più ampia selezione per docenti inserita nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con l’obiettivo di stabilizzare e rinnovare il corpo docente italiano. La piattaforma InPA è già attiva per accogliere le candidature, e le FAQ ministeriali continuano ad aggiornarsi per rispondere ai dubbi dei candidati.
Tre percorsi per accedere alla scuola secondaria
Una delle domande più frequenti riguarda i requisiti per partecipare ai posti comuni della scuola secondaria. La buona notizia è che esistono diverse strade per accedere, pensate per valorizzare sia la formazione sia l’esperienza sul campo.
Il primo percorso richiede l’abilitazione specifica per la classe di concorso. Questa può essere ottenuta attraverso il percorso completo di 60 CFU, particolarmente vantaggioso perché i percorsi selettivi garantiscono 12,5 punti aggiuntivi in graduatoria. Ma non è l’unica via: chi possiede già altre abilitazioni può completare percorsi abbreviati di 30 CFU, rendendo l’accesso più rapido ed efficiente.
Il secondo percorso valorizza l’esperienza concreta: laurea magistrale o a ciclo unico più tre anni di servizio nelle scuole statali negli ultimi cinque anni, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso. È una strada pensata per chi ha già maturato esperienza nell’insegnamento e vuole finalmente stabilizzarsi.
Il terzo percorso, disponibile fino al 31 dicembre 2025, riguarda gli ITP (Insegnanti Tecnico-Pratici) che possono ancora accedere con il solo diploma. Un’ultima finestra per chi ha competenze tecniche e pratiche da mettere al servizio della scuola.
L’iscrizione con riserva: una porta aperta per chi sta completando il percorso
Una delle novità più significative arriva dalla FAQ n. 33 del Ministero, pubblicata il 16 ottobre 2025. Chi sta frequentando i percorsi abilitanti può presentare domanda con riserva, con l’impegno di completare il percorso e conseguire l’abilitazione entro il 31 gennaio 2026. Questa opportunità riguarda sia i percorsi completi di 60 CFU sia quelli abbreviati di 30 CFU previsti dall’articolo 13 del DPCM 4 agosto 2023.
È fondamentale indicare esplicitamente la riserva nella domanda. Tra il 15 dicembre 2025 e il 2 febbraio 2026, i candidati dovranno “sciogliere la riserva” dichiarando il conseguimento del titolo. Questa flessibilità permette di non perdere l’opportunità del concorso anche a chi sta completando la propria formazione in questi mesi.
29 ottobre ore 23:59: la scadenza improrogabile che cambia tutto
Questo è il punto più critico da comprendere: la data del 29 ottobre 2025 alle ore 23:59 non è una semplice scadenza burocratica, è una linea invalicabile. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, attraverso comunicazioni ufficiali e FAQ ripetute, ha chiarito senza margini di dubbio: dopo questo momento preciso, la piattaforma InPA si chiuderà e non sarà più possibile presentare domanda, modificare quella già inviata, o aggiungere titoli dimenticati.
La regola è ferrea e senza eccezioni. Tutti i titoli culturali devono essere inseriti entro il 29 ottobre: le certificazioni linguistiche, i master, i dottorati, le ulteriori lauree, i corsi CLIL, gli anni di servizio nelle scuole statali, paritarie o nei CFP. Ogni documento, ogni qualifica, ogni esperienza che può dare punteggio in graduatoria deve essere dichiarata prima della chiusura.
Non ci saranno ripensamenti possibili. Chi dimentica di inserire una certificazione C2 che vale 5 punti, o un anno di servizio che vale 2 punti, non potrà aggiungerla successivamente nemmeno presentando la documentazione alla commissione. I sindacati scuola hanno lanciato l’allarme ripetutamente: esperti come Attilio Varengo della CISL Scuola hanno sottolineato che questa è la caratteristica più rigida del concorso PNRR 3.
L’unica, limitata eccezione riguarda chi si iscrive con riserva per il titolo di accesso abilitante: questi candidati potranno completare il percorso entro il 31 gennaio 2026. Ma attenzione: questa flessibilità vale solo per il titolo di accesso, non per gli altri titoli valutabili. Anche chi si iscrive con riserva deve inserire tutte le certificazioni, i master e i servizi entro il 29 ottobre.
Rimangono quindi pochissimi giorni per:
- Verificare di possedere i requisiti di accesso
- Raccogliere tutta la documentazione dei titoli valutabili
- Controllare che le certificazioni siano riconosciute dal Ministero
- Compilare accuratamente la domanda sulla piattaforma InPA
- Rivedere ogni sezione prima della conferma finale
Il messaggio è chiaro: questa scadenza non è negoziabile. Chi vuole cogliere questa straordinaria opportunità di entrare nella scuola con uno dei 58.135 posti disponibili deve agire immediatamente.
I titoli che fanno la differenza: come massimizzare il punteggio
Il concorso prevede una valutazione articolata dei titoli, regolata dall’Allegato B dei DM 205/2023 per la secondaria e DM 206/2023 per infanzia e primaria. Conoscere nel dettaglio cosa viene valutato può fare la differenza tra essere ammessi o restare fuori.
Le ulteriori lauree oltre a quella di accesso possono portare punti preziosi: una laurea magistrale o specialistica vale 5 punti, una laurea triennale o diploma accademico di primo livello 3,75 punti. Il dottorato di ricerca, con discussione e valutazione della tesi, può arrivare fino a 12,5 punti. Chi ha investito nella propria formazione vede riconosciuto questo impegno.
Le certificazioni linguistiche rappresentano un altro elemento di valore. Una certificazione C2 vale 5 punti, una C1 vale 3,75 punti. È importante però fare attenzione: sono riconosciute esclusivamente le certificazioni rilasciate dagli enti certificatori riconosciuti dal Ministero, come Cambridge, Trinity, DELF, Goethe, Cervantes. Le attestazioni rilasciate dai Centri Linguistici Universitari, pur essendo valide per altri scopi, non sono riconosciute in questo concorso.
I corsi CLIL (Content and Language Integrated Learning) offrono ulteriori opportunità di punteggio. Il titolo di perfezionamento CLIL secondo l’articolo 14 del DM 249/2010 vale 3,75 punti, mentre le certificazioni CeClil o i corsi di 60 CFU CLIL con almeno certificazione linguistica B2 valgono 2,5 punti. Questi titoli possono essere rilasciati esclusivamente dalle Università.
Il servizio nei Centri di Formazione Professionale: un’esperienza che conta
Un aspetto spesso sottovalutato riguarda il riconoscimento del servizio svolto nei Centri di Formazione Professionale. L’esperienza maturata nei CFP è valutabile, a condizione che rispetti alcuni requisiti specifici. Il servizio deve essere stato prestato dall’anno scolastico 2008/2009 in poi e deve essere riconducibile alla classe di concorso per cui si partecipa.
Quando queste condizioni sono rispettate, il servizio CFP vale 2 punti per anno, esattamente come il servizio specifico svolto nelle scuole statali o paritarie, fino a un massimo di 6 punti per tre anni. È un riconoscimento importante per chi ha lavorato nella formazione professionale e vuole ora entrare nel sistema scolastico tradizionale. L’esperienza formativa non si perde, ma diventa un valore aggiunto nel proprio percorso.
Una verifica positiva: le informazioni circolanti sono attendibili
La buona notizia è che le informazioni che circolano sul concorso PNRR 3, provenienti dai sindacati scuola e dai siti specializzati, sono sostanzialmente accurate e verificate. FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e altri hanno svolto un ottimo lavoro di comunicazione, traducendo il linguaggio tecnico dei bandi in informazioni accessibili. Le FAQ ministeriali, costantemente aggiornate, stanno chiarendo progressivamente i dubbi più frequenti.
L’unico punto che merita attenzione è evitare semplificazioni eccessive sui requisiti. Non esiste un unico percorso standard per tutti: la varietà di possibilità di accesso è pensata proprio per valorizzare esperienze e formazioni diverse. Chi ha maturato esperienza sul campo ha percorsi dedicati, chi sta completando la formazione può iscriversi con riserva, chi possiede già abilitazioni può accedere tramite percorsi abbreviati.
Tre passi fondamentali prima della scadenza
Per non perdere questa opportunità, è importante agire con metodo. Primo passo: verificare di possedere i requisiti di accesso per la classe di concorso scelta, consultando le tabelle ufficiali. Secondo passo: raccogliere tutti i titoli valutabili (certificazioni linguistiche, master, dottorati, servizi) e verificare che siano riconosciuti dal Ministero. Terzo passo: compilare con attenzione la domanda sulla piattaforma InPA, controllando ogni sezione prima della conferma finale.
Per chi si iscrive con riserva, è essenziale indicarlo chiaramente nella domanda e pianificare il completamento del percorso abilitante entro il 31 gennaio 2026. La flessibilità offerta dal Ministero è reale, ma richiede organizzazione e tempestività.
Un’opportunità da cogliere con consapevolezza (e rapidità)
ATTENZIONE: Mancano pochi giorni al 29 ottobre ore 23:59. Dopo questa scadenza non sarà più possibile candidarsi o modificare la domanda. Agisci subito.
Il concorso docenti PNRR 3 rappresenta una straordinaria occasione per entrare nel mondo della scuola o per stabilizzarsi dopo anni di precariato. Con 58.135 posti disponibili, le possibilità sono concrete per chi si prepara con attenzione e presenta una domanda completa e accurata.
La trasparenza delle informazioni, l’accessibilità delle FAQ ministeriali e il lavoro di comunicazione svolto dai sindacati rendono questo concorso più comprensibile rispetto al passato. Ma rimangono davvero pochi giorni per completare la domanda, e sono giorni che vanno utilizzati con la massima efficienza per verificare ogni dettaglio e massimizzare le proprie possibilità.
L’invito è quello di non farsi scoraggiare dalla complessità burocratica: ogni requisito, ogni titolo valutabile, ogni FAQ pubblicata sono strumenti per rendere la partecipazione più accessibile. La scuola italiana ha bisogno di nuovi docenti preparati e motivati. Questa è l’occasione per farne parte.
PROMEMORIA URGENTE: SCADENZA 29 OTTOBRE 2025 ORE 23:59
Non rimandare. Non aspettare l’ultimo giorno. La piattaforma InPA potrebbe subire rallentamenti nelle ore finali per l’afflusso di candidature. Completa la tua domanda il prima possibile e verifica ogni dettaglio con calma.
Cosa fare SUBITO:
- Accedi alla piattaforma InPA e inizia la compilazione
- Raccogli tutti i documenti dei titoli valutabili
- Verifica che le tue certificazioni siano riconosciute
- Controlla di aver inserito tutti i servizi prestati
- Rileggi la domanda prima dell’invio definitivo
Dopo il 29 ottobre alle 23:59 non ci saranno possibilità di recupero.
Link utili e fonti ufficiali
Portale del Ministero dell’Istruzione e del Merito https://www.mim.gov.it
FAQ ufficiali sul concorso PNRR 3 https://www.mim.gov.it/faq22
Piattaforma InPA per la presentazione delle domande https://www.inpa.gov.it
Bandi pubblicati in Gazzetta Ufficiale
- DDG n. 2938/2025 (Infanzia e Primaria)
- DDG n. 2939/2025 (Secondaria)
DPCM 4 agosto 2023 – Formazione iniziale docenti https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2023/09/25/23A05167/sg
Fonti sindacali verificate
- FLC CGIL Scuola: https://www.flcgil.it
- CISL Scuola: https://www.cislscuola.it
- UIL Scuola: https://www.uilscuola.it
Siti specializzati con aggiornamenti costanti
- Orizzonte Scuola: https://www.orizzontescuola.it
- Tecnica della Scuola: https://www.tecnicadellascuola.it
- Obiettivo Scuola: https://www.obiettivoscuola.it
Articolo verificato con fonti ufficiali del Ministero dell’Istruzione e del Merito, comunicazioni sindacali e decreti pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. Ultimo aggiornamento: ottobre 2025.
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