IDCERT DPO/RPD: Panoramica del Corso + Certificazione

DPO è la sigla che indica la figura del Data Protection Officer, traducibile in italiano con Responsabile della Protezione dei Dati (da cui l’altra sigla RPD).

Questa nuova professione è stata introdotta ufficialmente in tutti gli Stati dell’Unione Europea a maggio del 2018, quando è entrato in vigore il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati 2016/679 (anche noto come GDPR) pubblicato in Gazzetta Ufficiale Europea esattamente due anni prima.

Il DPO integra e sostituisce la figura del Privacy Officer o Responsabile della Privacy, che era già regolamentato da alcuni degli Stati membri, ma che era ormai obsoleto di fronte allo sviluppo enorme che ha avuto il mondo digital nell’ultimo decennio. Ha un compito ormai fondamentale in enti e aziende: vigila e controlla i processi di acquisizione, gestione e protezione dei dati personali e sensibili raccolti dagli utenti.

Chi è obbligato a nominare un DPO?

La nomina di un Responsabile  della Protezione dei Dati, regolamentata dall’articolo 37 del suddetto Regolamento, risulta obbligatoria per le seguenti persone giuridiche:

• enti pubblici e amministrazioni
• imprese la cui attività principale consiste nel gestire una grande mole di dati personali su larga scala
• imprese la cui attività principale consiste nel gestire dati sensibili (come quelli relativi a salute, etnia, religione, orientamento politico)

Sebbene queste categorie raggruppino prevalentemente grandi organizzazioni e imprese private, non è impossibile che anche piccole e medie imprese possano rientrarvi. Per esse risulta fondamentale valutare se si rientri in esse, poiché quelle che risultassero in violazione della norma potrebbero incorrere in sanzioni fino a 10 milioni di euro.